27 maggio 2010

Lezioni di calcio

Avete capito male.
A me del calcio importa poco o niente, però mi sono stupito ieri nel sentire un calciatore dire che se la tessera del tifoso ci deve essere allora ci dovrebbe essere anche quella del poliziotto.

Per carità, non credo che il campione (di cui confesso di non ricordare nemmeno il nome) sia da innalzare come esempio di umanità nova.
probabilmente è uno di quei coglioni dell'ultima generazione che crede che gli ultras abbiano il diritto di mettere a ferro e fuoco una città ogni tanto se la loro squadra perde.

Però mi ha dato un certo insalubre piacere venire a sapere che anche l'idolo di tanti italioti, che l'unica cosa che leggono è la gazzetta dello sport, la pensa, magari per motivi diversissimi, come me almeno in una cosa.

A riportarmi sui binari della normalità sono state le ovvie repliche del ministro degli interni e del capo della polizia.

Ovviamente gli agenti vanno difesi sempre e comunque, anche quando pestano un ragazzo inerme che poi viene lasciato morire di fame (ma tanto, hanno detto dal governo, era un drogato) o quando pestano un ragazzo inerme e lo arrestano senza nessun motivo (ma tanto, hanno detto dal governo, aveva dei precedenti) o quando organizzano una Guantanamo in piena regole in occasione del G8 di Genova nel 2001 (ma tanto, hanno detto dal governo, se l'erano cercata).

Perchè criticare dei macellai, degli assassini e degli idioti non è giusto perché si infangano le forze dell'ordine, capito?

Le forze dell'ordine non si infangano quando assumono, mantengono e proteggono i suddetti criminali, no.
Si infangano quando qualcuno si azzarda a dire che quelle marce nelle forze dell'ordine ci sono.

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